BARBERINO TAVARNELLE – Si è respirata un’atmosfera internazionale nel pomeriggio di ieri, sabato 1 febbraio, al vernissage della mostra di pittura “L’opera malgrado sé”, la personale di Tommaso Nelli (Roma 1973) che il Comune di Barberino Tavarnelle ha promosso e organizzato tra le suggestive architetture di Palazzo Malaspina e le pietre millenarie del borgo di San Donato in Poggio.
Oltre duecento persone, tra cui molti visitatori italiani e stranieri, hanno gremito le sale del palazzo rinascimentale per ammirare il viaggio culturale proposto dal maestro astrattista con cui l’amministrazione comunale ha inaugurato un nuovo anno di eventi e obiettivi dedicati all’arte contemporanea.
E’ stato il sindaco David Baroncelli a tagliare il nastro dell’evento, parte di un più ampio progetto di promozione e valorizzazione dei linguaggi contemporanei che connota la nuova stagione artistica di palazzo Malaspina.
“Con il percorso artistico di Tommaso Nelli che abbiamo l’onore e il privilegio di ospitare negli spazi di uno dei palazzi storici più prestigiosi della Toscana – dichiara il sindaco Baroncelli – continuiamo a realizzare la nostra mission culturale, ovvero promuovere la conoscenza dell’arte contemporanea come arte partecipata, caratterizzata da un’indispensabile funzione educativa”.
“Nella dimensione artistica contemporanea – ricorda – proliferano le occasioni di condivisione trasversale, fondamentali per imprimere nel tessuto culturale e sociale i valori collettivi e civili che ci permettono di ripensare la contemporaneità e contribuire in maniera determinante allo sviluppo della nostra comunità”.
E’ nei dettagli delle forme, solo a tratti riconoscibili, delle figure e dei paesaggi che si vestono di eleganti e poetiche stilizzazioni, che si percepisce l’irrequietezza vitale dell’autore, di quell’inquietudine, mai fine a se stessa, attratta dalla ricchezza del pluralismo etnico, che mette in relazione ragione e sentimento, dialettica e istinto e riflette sulla natura chiaroscurale dell’esistenza.
Nelle trame pittoriche di Tommaso Nelli, artista di origine romana, di adozione toscana, laureato in Storia alla Oxford University, ci sono gli itinerari di un viaggiatore colto che non conosce steccati ma idee di libertà e ponti culturali, si sente il passo e il segno dinamico di un artista che alimenta le proprie esperienze formative e professionali incrociando vite, storie, linguaggi espressivi, attraversando città e paesi del mondo, da Londra a New York passando per Istanbul.
Si avverte il piglio, discreto e volitivo ad un tempo, dell’esploratore a caccia di sfumature e colori che si rivelano nella scoperta della meraviglia, che si appropriano del processo di sperimentazione emergendo con forza dall’accostamento di materiali diversi.
Gli oltre sessanta lavori, dipinti su tela a tecnica mista, che fino al 30 marzo campeggiano, carici di energia, tra i tre piani di Palazzo Malaspina, nel cuore di San Donato in Poggio, compongono i tasselli viventi di una memoria contemporanea che si avvicina alla dimensione reale solo per coglierne l’essenziale, l’attimo dirompente della creazione artistica e della sua potenza simbolica, metaforica, densa di verità.
Figlio e nipote d’arte, il padre Andrea pittore, il nonno Piero regista, autore televisivo e romanziere, tra gli esponenti del neorealismo cinematografico italiano, Tommaso Nelli, attivo nella pittura da venti anni, è il protagonista di una retrospettiva, la prima a lui dedicata, che accende i riflettori sul concetto di arte libera, catalizzatrice di emozioni, indipendente, autonoma, che vive di luce propria e in quanto tale è destinata a superare il legame con l’autore per raccontarsi e rinascere nel contatto con il mondo esterno.
Ogni opera è una composizione di linee, visuali, forme plastiche e colori che sussiste malgrado se stessa, capace di prendere le distanze dalla mano che l’ha generata e sentirsi nuova, ogni volta, in uno sguardo diverso.
Caratterizzato da una cifra stilistica che richiama l’espressionismo tipico della cultura nord europea, il percorso espositivo che il Comune promuove e organizza nell’edificio storico di San Donato in Poggio, borgo cui l’artista è profondamente legato sin dall’infanzia, è un mosaico narrativo che dipana visioni, sogni, desideri, pensieri, interpretazioni evocative.
Di un mondo velato di ossimori, costruzioni fragili e resilienti, tappe salienti di un cammino artistico che spazia dal 2009 al 2024, nato dal contatto con i luoghi e le diverse sensibilità del mondo.
Pennellate decise e materiche disegnano lo spirito poliedrico del maestro che ama perdersi oltre i confini dell’anima, ispirato dalla fascinazione del colore e dai mille modi di essere se stesso. Quella inclinazione alla transumanza interiore si consuma nelle terre abitate dai contrasti, dominate dalla giustapposizione di reti cromatiche che si ritrovano affini e armoniose nella convivenza di toni caldi e freddi, una condizione mai forzata ma voluta, cercata, inconsciamente già vissuta.
“Invito la comunità a visitare questa bellissima mostra e la profondità del pensiero e delle riflessioni di Tommaso Nelli – conclude il sindaco Baroncelli – le forme e il colore sono i mezzi espressivi che l’artista predilige per indagare e raccontare le astrazioni di una realtà permeata di valori e impegno culturale, una dimensione comune al percorso dell’umanità che si manifesta con la ricerca instancabile dell’equilibrio tra forze e motivazioni contrapposte, della necessaria coesistenza di luci e ombre presente in ogni forma di vita”.
Ingresso libero. “L’opera malgrado sé. Opere pittoriche di Tommaso Nelli”, 1 febbraio – 30 marzo, Palazzo Malaspina San Donato in Poggio. Orari di apertura al pèubblico: venerdì, sabato, domenica dalle ore 16 alle 19.
E’ possibile prenotare visite guidate contattando direttamente l’artista: 3319652078 – tommasonelliart@gmail.com.
TOMMASO NELLI
Il percorso artistico di Tommaso Nelli sfocia nella pittura (già attività’ motrice fin dall’infanzia) dallo studio delle scienze umanistiche.
Si trasferisce in Inghilterra in una Londra di contrasti sociali e visivi, tra il conservatorismo, gli scioperi dei minatori, le Falklands ed il punk. Nel 1994 si laurea in storia alla Oxford University (First Class Honours) con indirizzo di Storia dell’Arte, continuando i suoi studi con un Masters in letteratura comparata e filosofia alla SSEES (School of Slavonic and East European Studies), University College London. Nel 1998 frequenta il Foundation Course della Camberwell School of Art conseguendo un Foundation Course.
Vede l’epocale mostra “Sensation” alla Royal Academy of Arts, la cui essenza perlopiù concettuale lo convince del valore e dell’attualità della pittura in sè stessa. Viaggia e lavora nell’ambito del reportage e della fotografia, delle sceneggiature e della traduzione letteraria, scrive e dipinge fino al 2009 quando la pittura diviene la sua occupazione principale, dopo vari soggiorni per il Mediterraneo e nei Balcani, che includono l’Anatolia, la Romania e la Belgrado sotto embargo della metà degli anni ’90.
Vive e lavora ad Istanbul e a New York, dove espone ed instaura contatti con gli ultimi rappresentanti dell’Espressionismo Astratto quali Paul Resika, prima di trasferirsi definitivamente in Toscana con la famiglia.
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