FIRENZE – Si è tenuto martedì 15 aprile il tavolo regionale sulla vertenza relativa a pH Srl del Gruppo TÜV SÜD , l’azienda di laboratori analisi con sede a Barberino Tavarnelle che ha annunciato la volontà di voler trasferirsi trasferire a Calenzano.
Erano presenti per la Regione Toscana l’assessora al lavoro Alessandra Nardini, il consigliere dal presidente Valerio Fabiani, e poi il sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli, i rappresentanti dell’azienda e delle organizzazioni sindacali confederali di categoria e Rsu.
L’incontro, il secondo in plenaria, è arrivato dopo giornate di mobilitazione, di agitazione sindacale, un consiglio comunale aperto dell’Unione dei tre comuni del Chianti Fiorentino, al quale ha partecipato anche Fabiani, e un incontro che l’assessora Nardini ha avuto con sindaco, sindacato e Rsu.
“Non sono mancate tensioni in questi giorni – dicono dalla Regione – in relazione ai disagi che dovrebbero sopportare lavoratrici e lavoratori a causa del trasferimento e vista anche la modalità scelta dall’azienda che ha annunciato il nuovo sito scelto a Calenzano, presso il quale si dovranno trasferire tutte le attività e le maestranze, senza condividerlo né con la Rsu e le organizzazioni sindacali né con le istituzioni”.
“Che pure – si precisa – si erano messe a disposizione fin da subito, con il sindaco che ha cercato siti alternativi presenti sul proprio territorio e con la Regione che ha aperto il tavolo regionale proprio nell’ottica di trovare soluzioni condivise”.
“L’azienda nel corso dell’incontro ha confermato la volontà di trasferirsi a Calenzano – si conferma – ma ha anche accettato la proposta della Regione che ha chiesto di rendere efficace il trasferimento solo dopo aver raggiunto l’accordo con Rsu e organizzazioni sindacali”.
“L’incontro è stato infatti utile perché ha riaperto il confronto fra le parti a seguito della rottura dei giorni scorsi a causa dell’annuncio dell’azienda e ha stabilito due principi chiari: nessuna scelta unilaterale da parte dell’azienda e ogni scelta deve essere collocata all’interno di un progetto industriale”, ha detto Valerio Fabiani.
“Per questo motivo – ha proseguito – la Regione ha chiesto inoltre che venisse illustrato il piano industriale presentato dall’azienda e che ora sarà oggetto di approfondimento, anche nelle riunioni che le parti si sono impegnate ad organizzare in sede sindacale”.
“Al tempo stesso – ha rimarcato – è stato stabilito che il trasferimento sarà effettivo soltanto dopo aver raggiunto un accordo tra azienda e organizzazioni sindacali Rsu, accordo che ovviamente è tutto ancora da costruire. Abbiamo quindi convenuto l’avvio di un percorso condiviso: un primo passaggio in sede sindacale e un terzo incontro del tavolo regionale”.
“Prendiamo atto con rammarico – ha ammesso Fabiani – che non vi sia stato un ripensamento da parte dell’azienda circa il trasferimento a Calenzano, con tutto quel che può conseguirne in termini di disagio per tanti lavoratrici e lavoratori. L’azienda conferma la propria decisione peraltro pur non essendosi fermato il lavoro generoso, prezioso e non scontato del sindaco Baroncelli, che ringrazio, il quale ha continuato ad individuare possibili siti alternativi nel proprio territorio”.
“Preso appunto atto della scelta dell’azienda – ha sottolineato ancora il consigliere del presidente Giani – a maggior ragione siamo fermamente convinti che sia necessario tornare a confrontarsi nelle corrette sedi e con le corrette modalità e quindi riconoscendo, da parte dell’azienda, il ruolo del sindacato e delle Rsu. Chiediamo al management aziendale di PH, ma anche alla stessa TUV SUD, di tenere di conto dei bisogni e delle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori che verranno loro rappresentanti, proprio per mitigare i disagi che lo spostamento arrecherà loro”.
“La richiesta di accordo tra Rsu e azienda che abbiamo proposto – ha concluso – va esattamente in questa direzione affinché questo spostamento non si traduca in perdita di posti di lavoro, scenario che tutti dobbiamo assolutamente impegnarci a scongiurare”.
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