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lunedì 10 Marzo 2025
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    Dallo Studio Dentistico del dottor Andrea Viaggi di Tavarnuzze, una guida all’implantologia per il paziente

    Qui tutti i casi di impianti sono valutati dal dottor Viaggi che, con più di 20 anni di esperienza in implantologia avanzata, ha eseguito migliaia di interventi e pubblicato lavori scientifici sul tema

    TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – L’impianto dentale è una radice artificiale che serve a supportare i nuovi denti fissi in pazienti che hanno perso i propri denti naturali oppure a stabilizzare protesi mobili che non hanno più un’adeguata stabilità a causa del riassorbimento della gengiva.

    Gli impianti moderni hanno la forma di una vite con una dimensione simile a quella delle radici dei denti.

    Gli impianti sono la soluzione più moderna ed avanzata per riavere i propri denti fissi. Queste viti normalmente fatte di titanio vengono inserite nell’osso che si trova al di sotto della gengiva nella zona dove è stato perso il dente.

    Il titanio ha la particolarità di “piacere” molto all’osso che ci cresce proprio attaccato. Questo processo si chiama osteo-integrazione e consente agli impianti di non staccarsi e di non svitarsi.

    Una volta connesso il dente fisso all’impianto la sensazione sarà quella di avere un dente vero sul quale puoi masticare normalmente senza avere nessun fastidio. Spesso i nostri pazienti si dimenticano di quali siano i denti supportati dagli impianti perché non sentono nessuna differenza con i denti naturali.

    Perché un impianto possa essere utilizzato nella normale pratica clinica è fondamentale che sia stato validato da numerosi studi scientifici e che abbia adeguate certificazioni (la più prestigiosa è quella della FDA americana).

    Per questo motivo, nello Studio Dentistico del Dottor Andrea Viaggi a Tavarnuzze vengono utilizzati solo impianti con un importante supporto scientifico e certificazione FDA.

    “Noi stessi – dicono dallo studio – pur essendo una struttura privata, abbiamo condotto varie sperimentazioni scientifiche innovative che abbiamo pubblicato su riviste scientifiche internazionali”.

    Il consiglio è quello di affidarsi ad un chirurgo esperto che possa vantare numerosi casi trattati e molti anni di esperienza, che saprà valutare il migliore impianto per la tua specifica situazione clinica.

    Nello studio tavarnuzzino tutti i casi di impianti sono valutati dal dottor Andrea Viaggi che, con più di 20 anni di esperienza in implantologia avanzata, ha eseguito migliaia di interventi e pubblicato lavori scientifici sull’argomento oltre ad essere opinion leader per una nota ditta di impianti dentali italiana, la JDentalcare di Modena.

    Se hai perso dei denti o credi di doverne estrarre puoi rivolgerti allo studio per avere un’accurata valutazione del tuo caso e capire come poter riavere i tuoi denti grazie agli impianti dentali.

    Quanto tempo ci vuole per fare un impianto dentale?

    Dipende dai casi specifici.

    Se ad esempio hai perso un dente e l’osso e la gengiva sono adeguati per ricevere l’impianto, l’intervento per inserirlo sarà estremamente veloce, parliamo di pochi minuti. Non più di cinque o sei minuti in effetti.

    È molto più lunga tutta la fase di preparazione che l’intervento in sé.

    Nello studio del dottor Andrea Viaggi, infatti, si esegue sempre una visita preliminare una settimana prima dell’intervento, durante la quale vengono date al paziente tutte le informazioni necessarie.

    Viene spiegato come si dovrà comportare, cosa dovrà mangiare, che farmaci dovrà prendere.

    Questa fase è fondamentale perché il paziente possa arrivare il giorno dell’intervento perfettamente informato e preparato.

    Sempre in occasione di questa visita l’igienista eseguirà una seduta di richiamo d’igiene orale in modo da abbassare il più possibile la carica batterica della bocca in previsione dell’intervento che verrà eseguito in seguito.

    L’ultima fase è quella di preparazione che consiste nella preparazione ed esecuzione dell’anestesia locale e nella preparazione di un campo sterile da parte delle assistenti del chirurgo. Questo consentirà di non contaminare il sito dell’intervento e di ridurre al minimo le possibilità di infezione.

    Come si vede quindi, per preparare un intervento che durerà pochi minuti serve un bel po’ di lavoro. Questo però consente allo studio di avere percentuali di successo altissime che si avvicinano al 98%.

    Ci sono poi situazioni un pelino più complesse dove magari l’osso non è sufficiente. In questi casi, ovviamente, l’impianto si può e si deve fare lo stesso ma prima bisogna aumentare la quantità di osso e di gengiva e questo richiede degli interventini specifici preliminari.

    In questo caso, quindi, i tempi si allungano un po’. Servirà un primo intervento di rigenerazione dell’osso che può durare circa un’oretta e qualche mese dopo, da 4 a 9 a seconda della tecnica utilizzata, si potrà inserire l’impianto.

    Lo studio del dottor Andrea Viaggi è conosciuto sul territorio per la risoluzione di casi di chirurgia implantare avanzati: se ti hanno detto che non hai abbastanza osso per mettere gli impianti ora sai che c’è una soluzione.

    C’è ancora una situazione della quale è importante conoscere le tempistiche

    Si tratta dell’inserimento degli impianti per riavere i denti fissi di un’intera arcata… se ad esempio hai perso tutti i tuoi denti o devi estrarli tutti o ti ritrovi con una dentiera che balla o che non ti soddisfa dal punto di vista estetico.

    In questo caso, per assurdo, le cose sono ancora più facili. Potresti pensare che dovendo mettere tutti i denti le cose siano più difficili, in realtà non è così. Infatti nella stessa giornata puoi tornare ad avere i tuoi denti fissi. Questo è possibile nella stragrande maggioranza dei casi.

    Per sostituire tutti i denti di un’arcata utilizziamo 4-6 impianti che vengono posizionati tutti insieme, immediatamente dopo l’estrazione dei denti da estrarre, con un interventino che dura meno di un’ora (questo se il chirurgo è molto esperto: il dottor Viaggi ad esempio impiega circa 30-45 minuti per questa procedura.


    (CONTENUTO SPONSORIZZATO)

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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