Come credo molti altri cittadini, faccio parte della schiera di multati dal tutor installato l’estate scorsa a Spedaletto (ma quello del Borromeo è pari pari).
Ma soprattutto faccio parte di quelli molto arrabbiati per come è stato posizionato, oltre alla moltitudine di cartelli di avviso della presenza di un autovelox.
Una parte dei quali indicano quello fisso che è sempre presente, e che quindi traggono in inganno soprattutto chi non è del posto e non sa che ce ne sono due diversi a distanza di pochi metri.
Ci sono altre problematiche che secondo me indicano la volontà di voler solo far cassa e non certo salvaguardare l’incolumità dei cittadini.
La moltitudine di avvisi sia sul suolo stradale, che appunto sui cartelli con diverse velocità in pochi metri, 30-50-70, ti disorienta, costringendo le persone alla guida a tenere d’occhio il contachilometri, la strada, eventuali pedoni, tutto allo stesso tempo.
In aggiunta a questo il tutor è posizionato in discesa, dietro una curva e ovviamente in mezzo ai rami degli alberi, rendendolo nella migliore delle ipotesi simile ad un lampione.
Comunque sia, dopo la terza multa (con tra l’altro 6 punti in meno di patente), mi sono recato dai vigili chiedendo se il dispositivo fosse omologato.
Credo quindi che sia stato fatto un abuso verso i cittadini col solo scopo di riempire le casse comunali, altrimenti si poteva almeno mettere un cartello luminoso come si usa per esempio nel centro di Firenze, che avvertiva la popolazione della prossima attivazione dei nuovi tutor,.
Non farlo scoprire a molti, come il sottoscritto per esempio, con l’arrivo della prima multa a distanza di tre mesi: sarà un caso anche questo?
Cordialmente.
Mario Caselli
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