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sabato 19 Aprile 2025
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    Quale futuro per Mercatale? Una domanda… per tre: Fiorenzo Marcucci, Alessandra Cozzi, Sabrina Morandini

    Una chiacchierata con il Governatore della Misericordia, le presidente di Arci e Mcl, sul presente (e soprattutto sul futuro) del paese

    MERCATALE (SAN CASCIANO) – Quale futuro per Mercatale? Ne abbiamo parlato con Fiorenzo Marcucci (Governatore della Misericordia mercatalina), Sabrina Morandini (presidente del circolo Mcl “Don Giovannini”) e Alessandra Cozzi (presidente del circolo Arci).

    Tutti e tre vivono quotidianamente il paese e, sicuramente, attraverso il loro operato e la loro presenza hanno un occhio più attento nei confronti della comunità mercatalina in ogni sua sfaccettatura.  

    Comunità che, forse più di altre nel territorio sancascianese, sta soffrendo (ormai da anni) un percorso di rivoluzione di usi, costumi, abitudini, quotidianità.

    Un paese che, a fronte di una quantità di residenti importante (circa duemila) forse più di altri, ha visto rarefarsi la presenza di numerose botteghe, di artigiani e commercianti, che lo rendevano vivo.

    Negli anni del dopoguerra, inoltre, Mercatale rappresentava una meta ambita per tanti villeggianti; che dalla città venivano a respirare “l’aria buona”.

    E poi cosa è accaduto? Piano piano il paese ha assistito alla chiusura di tanti dei suoi negozi e attività ricreative, come il cinema e il teatro.

    Le ragioni sono ovviamente molteplici, e comuni a tante altre realtà; fra queste, prima di tutte, la trasformazione del tessuto sociale e l’avvento di nuove forme di commercio, con il conseguente cambiamento delle abitudini di acquisto.  

    Chi ha vissuto Mercatale nella seconda metà dello scorso secolo ricorda con nostalgia le due piazze gremite di persone e un aspetto del paese tangibilmente diverso da quello attuale.

    Mercatale ha momenti ed eventi ormai consolidati che in determinati periodi dell’anno ne mettono in mostra tutte le potenzialità: il Campionato della Bistecca, la Chianti Classico Marathon, la gara ciclistica amatoriale degli Amici di Piero, la festa della Patrona Santa Gennara e, ultimamente, i Mercati della Terra organizzati dalla Pro Loco con Slow Food. 

    Occasioni molto belle, che vedono l’impegno di tantissimi volontari. Che, grazie al loro impegno fanno ritrovare al paese uno spirito di autentica socialità. 

    Una volta però terminate Mercatale ritorna alla quotidianità; e qui più che altrove nel territorio sancascianese si sente spesso parlare di “paese dormitorio”.

    Abbiamo quindi deciso di parlarne con tre rappresentanti di realtà importanti, assolutamente centrali nella vita mercatalina. Per una analisi e, se possibile, con spunti e idee. 

    Fiorenzo Marcucci, Governatore della Misericordia dalla fine del 2021, è nato negli anni ’60 a Mercatale, e qui è cresciuto.

    Per lui è impossibile non pensare a ciò che il paese offriva ai suoi abitanti in termini anche di feste, “come La Festa della Vendemmia – racconta – che nelle sue prime edizioni richiamava tantissima gente”.

    “Fortunatamente – riflette – la Confraternita della Misericordia continua a rappresentare un importantissimo punto di riferimento per tutti i giovani che vogliono fare volontariato”.

    Tanto che proprio al suo interno si trova anche un Gruppo Giovani che, a detta di Marcucci “si cerca di tenere vivo con tutti i mezzi possibili”.

    Marcucci però constata anche che i più giovani non stanno nel paese, in quanto mancano dei punti di aggregazione per il loro tempo libero, mentre “il turismo è palesemente diminuito” e purtroppo non esistono “soluzioni immediate”. 

    Sempre a detta di Marcucci “la parrocchia ha un ruolo decisivo, e il nuovo parroco don Nicola Materi ce la sta mettendo davvero tutta”.

    “I giovani ovviamente sono il futuro – riprende – e il punto da cui ripartire; ma nel paese sono tantissimi gli anziani e le persone con problematiche che, grazie al lavoro del Gruppo di Solidarietà presente nella Misericordia, trovano svariate iniziative”.

    “Che saranno ulteriormente arricchite dall’apertura della Sala di Lettura – annuncia contento – che sarà inaugurata il prossimo 25 maggio, in occasione della Festa di San Sebastiano, e che rappresenterà un altro importante punto di ritrovo anche per i bambini e i giovanissimi”.

    Sabrina Morandini è da quattro anni presidente dell’Mcl “Don Giovannini”, e gestisce insieme ad altre volontarie e volontari quello che ormai tutti conoscono come “Il Circolino”.

    Sabrina, pur essendo nata a Mercatale, ha vissuto fino al 1980 a Scandicci, ma ricorda che da ragazzina ogni fine settimana tornava sempre a Mercatale, “che aveva addirittura la sua Stazione di carabinieri e anche la scuola media”.

    “La decisione di togliere la scuola media – riflette – è stata uno fra i tanti motivi dello svuotamento del paese”. 

    Ma si guarda avanti con energia: “È vero che la gente esce poco, ma è vero anche che ogni qualvolta si creano delle occasioni, le persone rispondono positivamente”.

    E, continua, “questo lo vediamo soprattutto quando organizziamo le gare di briscola il giovedì, oppure il Caffè Letterario e altre iniziative. Da parte nostra l’importante è non mollare e credere fermamente in ciò che facciamo, perché è l’unico modo per stare insieme e fare aggregazione”. 

    Una speranza che si fa sempre più concreta è quella di riaprire il teatro, che un tempo era l’anima pulsante del circolo, con i suoi spettacoli teatrali (e anche il cineforum).

    I lavori stanno andando avanti, e la sua riapertura sarà un passo importante per tutto il paese.

    Alessandra Cozzi è presidente del circolo Arci di via Sonnino da circa un anno e mezzo ed, effettivamente, conferma “quanto il paese abbia perso quel suo volto vivace, e quante attività siano ormai un  lontano ricordo”.

    “La mentalità delle persone è cambiata radicalmente negli ultimi anni – riflette – e mentre prima si viveva con una maggiore apertura verso l’esterno oggi, la tendenza è di chiudersi nel proprio ambito”.

    A suo avviso, nel paese mancano soprattutto posti di aggregazione per i giovani: “C’è spesso molto disagio giovanile e, per questo, ci troviamo a fare i conti con ragazzini che distruggono oggetti o ciò che si trovano davanti, giusto per il piacere di farlo. Questi episodi ovviamente sono il campanello d’allarme di un malessere che non trova altre vie d’uscita”.

    Anche l’Arci organizza spesso eventi e momenti di aggregazione, per gli abitanti di Mercatale e non solo, e questi riscuotono sempre molto successo.

    “Tante di queste iniziative – riprende la presidente – hanno un importante risvolto sociale, prima fra tutte la Scuola d’Italiano per stranieri”.

    A detta di Alessandra Cozzi “per far sì che il paese possa ritornare a essere un punto di attrazione per i giovani si dovrebbero incrementare attività più ludiche”.

    “E questo – conclude – richiede un grande impegno anche da parte di noi adulti; che non dobbiamo farci sopraffare dallo scoraggiamento, ma andare avanti e credere in un futuro migliore. Proprio noi che abbiamo avuto la fortuna di vivere appieno la socialità dei nostri paesi”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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